HONG KONG – BALI

HONG KONG – BALI

Descrizione

Questa volta causa ferie alternate, causa meta un po’ ambigua ( l’Asia non è per tutti i gusti ) e
soprattutto causa ragazze avvelenate dalla vacanza precedente, ci siamo ritrovati ai blocchi di
partenza soltanto in tre : Simone ( the writer), Marco e Alessandro.

Il volo questa volta c’ è costato un po’ più del solito ( prenotato a marzo a 1000 euro e magicamente
trasformato a 1150 a luglio causa adeguamento carburante, li mortaci loro, ) però era un diretto
della Cathay Pacific per Bali con stop over ad Hong Kong . Alle 7 di mattina eravamo già in cerca
di un hotel sulla via principale di Kowloon e la prima cosa che abbiamo notato è stata l’incredibile
eleganza e lusso degli hotel.

Il più economico che abbiamo trovato è stato il THE IMPERIAL HOTEL che scherzando ci ha sparato 98 euro la tripla, un po’ troppo caro per le nostre esigenze ma,
visti una quindicina vi posso assicurare che rapporto qualità- prezzo a Kowloon andava più che
bene. Doccia veloce e subito a cambiare i dollari, il cambio più agevolato era a 7.6 , ovvero 760 HKD per
100 dollari americani. La mattinata è passata veloce, in giro per negozi a cercare macchine
fotografiche a buon prezzo e prima sorpresa… sono più care dell’Italia. Il pomeriggio siamo andati
a Hong Kong island, una sorta di Manatthan ma addirittura più lussuosa. Essendo Domenica era
tutto chiuso e in giro c’era pochissima gente. Abbiamo conosciuto un Norvegese che ci ha dato
qualche dritta su qualche locale e altra sorpresa, questa volta in positivo, i locali e le discoteche
sono gratis, se vuoi consumi altrimenti neanche quello…Fica Hong Kong ! Tornati nella zona del
nostro hotel siamo andati a ballare ad una discoteca lì vicino e guarda caso strano l’ingresso era 150
HKD , ma come non erano gratis? Il cartello diceva che il CYBOR era la discoteca più grande della
città, era vero… L’entrata era direttamente con un ascensore che ti portava sotto terra, non oso
pensare di quanti piani, lo stile era simile ad una navicella spaziale con un lungo corridoio che
girava intorno alla sala da ballo e ogni cinque metri c’era una sala privè chiusa e controllata da un
buttafuori, ne abbiamo contate almeno 20, e tutte erano stracolme di persone. Il locale era pieno di
cinesi, eravamo gli unici turisti. La musica era bella e l’ambiente anche. In un angolo del corridoio
c’erano dei tavolini con internet e pensate un po’… assolutamente gratis. I bagni avevano una
persona fissa che puliva per terra anche quando era stracolmo, erano talmente puliti che si poteva
benissimo leccare per terra. Quando stavamo tornando in hotel, intorno alle 4 del mattino, abbiamo
notato un’altra particolarità della città, alle persone che erano in fila per entrare in discoteca veniva
offerta da 2 camerieri acqua, biscotti e fazzoletti per intrattenerli… anche in Italia è così vero?. La
prima giornata è andata alla grande e Hong Kong comincia a piacerci per davvero. I giorni seguenti,
tempo permettendo, abbiamo fatto un sacco d’escursioni:

LANTAU
un po’ distante, ma facilmente raggiungibile con i mezzi, C’e il monastero di PO LIN,
in pratica il BUDDHA in bronzo più grande del mondo, una figata pazzesca, è enorme

STANLEY
una specie di mercatino dove poter comprare qualsiasi cosa a prezzi veramente convenienti

THE PICK
raggiungibile con un trenino che ti porta nel punto più alto della città, la vista è fantastica, si può
vedere tutta la baia di Hong Kong

OCEAN PARK
Un parco divertimenti situato su due monti diversi, distanti parecchie centinaia di metri, collegati tra
loro soltanto da una funivia lunghissima ed altissima che passa sopra l’oceano.

MONGOK
E’ una zona con tre strade parallele dove si possono trovare rispettivamente negozi di elettronica,
sport e oggettistica, borse, abbigliamento, orologi e scarpe rigorosamente identici all’originale.
Un giorno siamo andati a Macau, uno dei cinque stati indipendenti della Cina ( come Hong Kong),
la città è raggiungibile tramite 2 ore di Ferry, ne parte uno ogni mezzora. Il tempo era bruttissimo
ma la città è veramente carina. A differenza di H K questa era una colonia Portoghese e quasi tutte
le piazze e strade hanno nomi Portoghesi, più facili da capire e comprendere. Dopo la visita alla
piazza principale e ad alcuni templi e monasteri ci siamo recati alla torre di Macau, alta quasi 400
metri. Incredibile ma vero proprio quel giorno stavano inaugurando il salto con elastico più alto del
mondo ( 360 metri ), giornalisti, telecamere ed addirittura gli inventori del libro GUINNES DEI
PRIMATI erano pronti a registrare un eventuale record. Si mangiava e beveva gratis ma alle 5 e,
sfiga ha voluto, che noi alle 5.30 avevamo il Ferry di ritorno. Dopo aver assistito ai preparativi,
siamo saliti tramite ascensore per 66 piani e, una volta arrivati sopra, ci siamo sentiti in paradiso.
Intorno alla torre tutto il pavimento era di vetro, praticamente sembrava camminare nel vuoto a 360
metri di altezza, un brivido che credo in pochi avranno provato nella vita. La cosa buffa era vedere
noi tre titubanti camminare su questi vetri mentre, dei bambini Cinesi, addirittura ci saltavano sopra.
Tornati ad H K la sera stessa siamo andati nella zona dei locali, ovvero LAN KWAI FONG. La
zona è molto carina e molto animata, i locali qui sono veramente gratis (il Norvegese aveva
ragione), con questa scusa ne abbiamo cambiati tre o quattro tra cui: il DRAGON-I , locale
stracolmo di modelle con la particolarità di avere nella sala delle gabbie appese con dei pappagalli.
Erano talmente gonfi e tristi che ci facevano veramente pena, credo che se avessimo aperto le
gabbie la prima cosa che avrebbero fatto era dare testate violente sul muro per suicidarsi.
L’ EDGE, carino e rinomato dove, il venerdì sera, centinaia di ragazze potevano combattere con dei
pugili professionisti per un minuto a tempo di hip hop. Il CLUB 97, più un pub che una discoteca
vera e propria ma la musica era veramente bella ed infine il locale che per tre giorni di fila ci ha
fatto sognare, il CALIFORNIA locale di salsa e merengue, ebbene si, anche ad Hong Kong si balla
salsa. Appena entrati nel locale abbiamo subito intuito che i Cinesi a ballare fanno schifo, si
muovono tutti storti e cercano di fare giri da fenomeni con capriole e salti che il più delle volte sono
terminati con le proprie consorti con il culo per terra. L’unico che sembrava essere bravo al centro
della pista era un ragazzo di colore che poi abbiamo scoperto essere di Cuba. Quando abbiamo
iniziato a ballare noi a tutte le Cinesi brillavano gli occhi, per invitarci c’era la fila ed il ragazzo di
colore ( unica attrazione del locale ) ha iniziato a rosicare di brutto a tal punto da mettersi seduto in
un angolo e mandare dei suoi amici ad informarsi su di noi, del tipo da quanto tempo ballate, di
dove siete e soprattutto quanti giorni restate ad Hong Kong… credo che se la risposta fosse stata un
mese si sarebbe suicidato insieme ai pappagalli. La serata è stata molto divertente ed abbiamo
conosciuto molte persone simpatiche che si ricorderanno degli Italiani salseri.
Tornando in hotel tutte le sere assistevamo alla solita scena, uomini a destra che offrivano copy
watch e donne a sinistra che offrivano massaggi. In giro per la città abbiamo scoperto molte cose
bizzarre e curiose, i taxi hanno le portiere che si aprono e si chiudono da sole, in modo da non poter
fuggire senza pagare il dovuto, le tessere del bus sono lette dalla macchinetta obliteratrice
direttamente dalla borsa o dal portafogli, postazioni internet gratuite da tutte le parti, i semafori
hanno invece del verde il countdown 9 – 8 – 7 etc. se fai in tempo attraversi altrimenti stai calmo ed
aspetti, le metropolitane hanno una vetrata lungo tutto il binario, impossibile suicidarsi, la stessa
vetrata si apre solo quando lo stesso treno apre le porte, per terra ci sono delle strisce e tutti si
mettono in fila per far passare nella via centrale coloro che scendono. La cosa più bella ed allo
stesso tempo più ambigua di Hong Kong sono i grattacieli. Tutte le sere alle 8.00 in punto
organizzano uno spettacolo di luci e colori inimmaginabile. Dalla STARS OF AVENUE si può
assistere ad uno spettacolo che non ha eguali.
In filo diffusione uno speaker comincia a chiamare per nome i grattacieli situati dalla parte opposta
della baia, una sorta d’appello, come allo stadio quando i giocatori entrano in campo…
Esempio: palazzo della banca della Cina ci sei ? Ed il palazzo comincia ad illuminarsi, palazzo
della finanza ci sei ? Ed inizia a fare fuochi d’artificio colorati, e così via per tutti quanti fino a
quando, una volta finite le presentazioni, a tempo di musica, colori, luci e fuochi d’artificio,
colorano il cielo e la baia rendendola la più bella e intrigante del mondo… FANTASTICA !!!
La città se la gioca veramente con le più belle metropoli del mondo, bella, pulita, elegante e
raffinata allo stesso tempo. Si può andare in giro a qualsiasi ora senza nessun problema ed è
talmente popolosa che c’è il rischio di incontrare più gente la notte che il giorno, ovviamente è una
metafora ma non si discosta più di tanto dalla realtà dei fatti. Ci dispiace lasciare Hong Kong ma
poco importa, abbiamo un’altra settimana di puro divertimento…Bali stiamo arrivando!!!
La prima cosa che ci ha colpito a Bali è stata la presenza nel cielo di centinaia d’aquiloni, subito
scalzata dalla vita…. Vivere a Bali non costa niente. Di solito appena arrivati in un luogo nuovo
cambiamo pochissimi soldi, per il semplice fatto che il cambio varia da sportello a sportello,
abbiamo cambiato 100 dollari in tre e per poco non ci siamo fatti tutta la vacanza. Per l’hotel solito
modo… 1 guarda le valigie ( io ) e 2 girano per le vie principali ( loro ) in cerca dell’opzione
qualità-prezzo più conveniente… Non è servito… Dopo 4 minuti e senza neanche contrattare
tornano soddisfatti verso di me, albergo + colazione a 9 euro, ovvero 3 a testa…( BENDESA
HOTEL ).
Titubante ho esclamato : E che razza di albergo è ? Mi sono dovuto ricredere appena visto, in pieno
giardino tropicale, tutto in stile Balinese e per giunta con la piscina e vicino al mare.
Non può essere… C’è il trucco da qualche parte… ed infatti, un trucco c’era!
Prima regola da sapere per chi va in Indonesia è che le triple non esistono, non importa… Esistono
le brandine ( uno pensa ), NO!!! Non esistono neanche le brandine, morale della favola ci hanno
portato direttamente un materasso appoggiato sul pavimento… Strani Balinesi !!!
Ormai era diventato buio quindi, invece di andare a vedere il mare, siamo andati in giro per le vie
principali, la via è stracolma di negozi ti tutti i tipi, orologi, borse, scarpe, ciabatte, costumi etc. ed
e anche pieno di negozi da surfer. Verso ora di cena siamo andati in un ristorante italiano, dopo una
settimana di panini al Mc Donald’s, era la cosa più ovvia.
Menù per tre persone: 2 carbonare, 1 pizza margherita, 3 filetti, 3 piatti di patate fritte, 2 bott. Di
Coca Cola, 1 bott. di acqua, 10 % per il servizio, totale della cena 11 euro !!!
Visti i prezzi abbiamo deciso di provare i call center e, qui la mazzata l’abbiamo presa, 3 minuti di
telefonata 8 euro… non chiamiamo più !!!
La sera stessa siamo andati a ballare in una delle tre discoteche di Kuta ma, visto che neanche qui le
discoteche si pagano, alla fine le abbiamo sperimentate tutte e tre.
M BAR GO , molto bella e raffinata, tre sale elegantissime, con molta gente del posto, soprattutto il
sabato.
BOUNTY, oltre ad avere un piazzale enorme dove c’è musica dal vivo, spettacoli e bar con tavoli
da biliardo, ha una sala direttamente dentro una nave galleggiante, con tanto di timone e sala
comandi, piena di turisti, la maggior parte tutti praticanti surf, alti, biondi e con gli occhi azzurri,
posto ideale per qualche donnina in cerca.
PUDDY’S PUB, molto carino anche questo, trasmette su maxi schermi partite in diretta di calcio e
rugby ( causa fuso orario ) ma quasi tutte le sere con poca gente.
A mio parere il più bello è il BOUNTY, c’è più bordello e stanno tutti ubriachi, le consumazioni
alcoliche costano 2 euro ma, invece del solito bicchiere, ti danno una specie di vasca per pesciolini
rossi, difficile tornare a casa sani!!!
Il mare a Kuta è carino ma pieno di onde, tutti fanno surf durante il giorno, “quasi” tutti la sera
girano con braccia e gambe rotte ( ? ), impressionante le persone con cerotti, collari e stampelle che
girano per le vie della città. Visto che noi non siamo surfers abbiamo deciso nei giorni seguenti di
provare altre spiagge dove poter fare il bagno ( a Kuta è proibito fare il bagno senza tavola ). La
spiaggia di NUSA DUA va bene solo per fare sport acquatici, il mare fa veramente cagare ed è
pieno d’alghe. La spiaggia di DREAMLAND è bella ed ha un bel colore, ma fare il bagno è ancora
più pericoloso, in ogni modo vedere cavalcare onde di 6 metri è un esperienza che va provata, ve la
consiglio. La spiaggia di SANUR è la più brutta di tutte, evitate proprio di andarci. L’ unica
spiaggia decente dove poter fare il bagno è GHERET, ( si pronuncia così ma non ricordo come si
scrive ndr ) ma per chi ha provato l’ebbrezza dei Caraibi passera molto inosservata. La cosa bella di
questa spiaggia è che verso le 3 il mare si ritira e molti pescatori entrano nel mare per raccogliere le
alghe coltivate in precedenza.
ATTENZIONE !!!
Alcune spiagge di Bali sono gestite dalla mafia locale, NON SONO PERICOLOSE, ma se non
avete un Taxi per tornare vi possono sparare delle cifre assurde, anche 20 euro anziché 1
euro.
Se non accettate immediatamente la loro offerta si mettono d’accordo e vi lasciano li in mezzo
ai lupi, nessun taxi vi porterà in dietro perché vengono minacciati.
COSA FARE : Mettersi d’accordo in precedenza con il taxi dicendogli di aspettarvi per tutto
il tempo, in questo modo pagherete soltanto il parcheggio + la corsa, al massimo spenderete 5
euro.
Durante tutta la settimana di permanenza abbiamo fatto varie escursioni tra cui le cascate di GIT
GIT, non le conosce nessuno ma sono uno spettacolo, c’è la possibilità anche di fare il bagno in
delle piscine naturali ( una specie di vasca idromassaggio naturale ). Da visitare due templi su tutti,
il TANALOT ed il tempio ULUMATU. Al primo non perdete il tramonto, è fantastico.
Il secondo ha una vista fantastica ed è ancora abitato da monaci. Al TANALOT, mentre
aspettavamo il tramonto, c’è capitata una cosa molto particolare. Eravamo seduti su di uno scoglio
quando, tre ragazzi musulmani, si sono avvicinati e ci hanno chiesto di fare una foto insieme a loro.
Abbiamo avuto un po’ di timore credendo che volessero rubarci le cose, ma dopo la foto si sono
allontanati. Neanche tre minuti ed altri 5 musulmani ci hanno chiesto la stessa cosa…
Foto di gruppo e via, altri due minuti ed altri 2 ragazzi ci hanno
chiesto la stessa cosa, questa volta un po’ più sfacciati ci hanno chiesto se potevano assistere al
tramonto vicini a noi. Questa storia è andata avanti per più di un ora, sembrava il pellegrinaggio a
Padre Pio. Dopo molti ragazzi, forse preso coraggio, hanno iniziato a venire anche ragazze e signore
di una certa età, tutti con la stessa macchina fotografica e tutti solo per una foto. A quel punto
abbiamo chiesto spiegazioni, perché tutti i musulmani volevano una foto con noi? Ci hanno risposto
che per loro eravamo talmente belli e diversi, che volevano un ricordo da portare agli amici che non
erano in vacanza con loro ( erano tutti di Giava ) . Altra escursione da non perdere è MONKHEY
FOREST, ovvero la foresta delle scimmie. Ce ne sono tantissime, da cuccioli a capi. Non è molto
grande, si gira in una mezzora, ma ci sono talmente tanti mercatini economici che ai patiti del
contrattare può portare via anche una intera giornata. Gli ultimi giorni abbiamo fatto comitiva con
un gruppo d’Italiani che, avendo più esperienza di noi, ci hanno dato qualche dritta per alcuni locali
dove passare gli ultimi giorni di permanenza. Il primo si chiama KU DE TA’ ed è bellissimo, non
perdetelo per nessun motivo. In pratica è una sorta di disco pub su di una piattaforma sulla spiaggia,
la musica è molto soft e la particolarità di questo locale sono due. La prima riguarda le luci, non ci
sono, l’illuminazione è data da oltre 500 candele sparse per il locale, la seconda, ancora più fica,
sono i divani, non ci sono, al loro posto enormi letti tutti rivolti verso l’oceano illuminato a pennello
da dei fari nascosti sotto la sabbia, se la luna vi assiste vi troverete d’avanti a qualcosa di
indescrivibile, non perdetelo. Il secondo locale è un ristorante che si chiama KORI, si può mangiare
qualsiasi cucina internazionale, da quella Italiana a quella Giapponese, dall’ Argentina a alla
Australiana. I tavoli sono disposti in un giardino tropicale tra fiumi, cascate e canne di bambù sotto
delle capanne di paglia, si mangia scalzi, su dei cuscini giganti poggiati a terra intorno ad un tavolo
non più alto di 40 centimetri, intorno tantissime cameriere che ti riempiono il bicchiere qualora
fosse vuoto, oppure ti mettono dei tovaglioli legati intorno al collo per non sporcarti.
E’ molto più caro dei soliti warung dove mangiavamo di solito, ma per una volta si può anche fare
( una cena con una bottiglia di vino costa circa 20 euro ).L’ultimo giorno ci siamo dedicati allo
shopping e, visti i prezzi talmente convenienti, abbiamo dovuto comprare un trolley a testa per
metterci i pensierini. All’aeroporto, due ragazze della Cathay, si erano messe in testa di non farci
prendere l’aereo, Motivo ? Troppo bagaglio a mano ( oltre al trolley avevamo anche uno zaino
stracolmo ), così abbiamo dovuto aprire le valigie, prendere le maglie ed infilarcele addosso una
sopra l’altra, sembravamo gli omini della Michelin, facendo così abbiamo recuperato un po’ di
spazio, giusto per inserirci lo zaino stracolmo di souvenires ( gli amici hanno ringraziato ).
Bali è bella, soprattutto per chi fa surf, se però amate il mare bello evitatela.
ULTIMO CONSIGLIO PER CHI HA IN PROGETTO DI ANDARE A BALI
I cambi hanno una particolarità, se avete pezzi da 100 dollari americani dal 2004 in poi ( cioè quelli
nuovi ) il cambio è più favorevole,fino a 10.150 anziché 9.800 se avete dollari di taglio più piccoli,
premunitevi prima di partire.

Località: Asia

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